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Il Comento alla Divina Commedia

- E gli altri scritti intorno a Dante

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Estratto: ...similmente nella presente opera, si come io spero che nel processo apparira. E cosi si cognoscera i poeti non essere mentitori, come gl'invidiosi e ignoranti li fanno. Appresso l'uficio del poeta e, si come per le cose sopradette assai chiaro si puo comprendere, questo nascondere la verita sotto favoloso e ornato parlare: il che avere sempre fatto i valorosi poeti si trovera da chi con diligenza ne cerchera. Ma cio che io ora ho detto, e da intendere sanamente. Io dico la verita, secondo l'oppenione di quegli tali poeti; percioche il poeta gentile, al quale niuna notizia fu della cattolica fede, non pote la verita di quella nascondere nelle sue fizioni, nascosevi quelle che la sua erronea religione estimava esser vere; percioche, se altro che quello, che vero avesse istimato, avesse nascoso, non sarebbe stato buon poeta. E, percioche i poeti furono estimati non solamente teologi, ma eziandio esaltatori dell'opere de' valorosi uomini, per li quali li stati de' regni, delle province e delle citta si servano; e, oltre a cio, quegli ne' lor versi di fare eterni si sforzarono; e similemente furono grandissimi commendatori delle virtu e vituperatori de' vizi: estimarono lor dovere estollere con quel singulare onore che i principi triunfanti per alcuna vittoria erano onorati; cioe che dopo la vittoria d'alcuna loro laudevole impresa, in comporre alcun singular libro, essi fossero coronati di alloro, a dimostrare che, come l'alloro serva sempre la sua verdezza, cosi sempre era da conservare la lor fama. Le fatiche de' quali, se molto laudevoli non fossero, non e credibile che il senato di Roma, al qual solo apparteneva il concedere, a cui degno ne reputava, la laurea, avesse quella ad un poeta conceduta, ch'egli concedette ad Affricano, a Pompeo, a Ottaviano e agli altri vittoriosi prencipi e solenni uomini: la qual cosa per avventura non considerano coloro che meno avvedutamente gli biasimano. E se per avventura volesson...

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  • Sprog:
  • Italiensk
  • ISBN:
  • 9781484172742
  • Indbinding:
  • Paperback
  • Sideantal:
  • 252
  • Udgivet:
  • 21. april 2013
  • Størrelse:
  • 189x246x13 mm.
  • Vægt:
  • 458 g.
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Beskrivelse af Il Comento alla Divina Commedia

Estratto: ...similmente nella presente opera, si come io spero che nel processo apparira. E cosi si cognoscera i poeti non essere mentitori, come gl'invidiosi e ignoranti li fanno. Appresso l'uficio del poeta e, si come per le cose sopradette assai chiaro si puo comprendere, questo nascondere la verita sotto favoloso e ornato parlare: il che avere sempre fatto i valorosi poeti si trovera da chi con diligenza ne cerchera. Ma cio che io ora ho detto, e da intendere sanamente. Io dico la verita, secondo l'oppenione di quegli tali poeti; percioche il poeta gentile, al quale niuna notizia fu della cattolica fede, non pote la verita di quella nascondere nelle sue fizioni, nascosevi quelle che la sua erronea religione estimava esser vere; percioche, se altro che quello, che vero avesse istimato, avesse nascoso, non sarebbe stato buon poeta. E, percioche i poeti furono estimati non solamente teologi, ma eziandio esaltatori dell'opere de' valorosi uomini, per li quali li stati de' regni, delle province e delle citta si servano; e, oltre a cio, quegli ne' lor versi di fare eterni si sforzarono; e similemente furono grandissimi commendatori delle virtu e vituperatori de' vizi: estimarono lor dovere estollere con quel singulare onore che i principi triunfanti per alcuna vittoria erano onorati; cioe che dopo la vittoria d'alcuna loro laudevole impresa, in comporre alcun singular libro, essi fossero coronati di alloro, a dimostrare che, come l'alloro serva sempre la sua verdezza, cosi sempre era da conservare la lor fama. Le fatiche de' quali, se molto laudevoli non fossero, non e credibile che il senato di Roma, al qual solo apparteneva il concedere, a cui degno ne reputava, la laurea, avesse quella ad un poeta conceduta, ch'egli concedette ad Affricano, a Pompeo, a Ottaviano e agli altri vittoriosi prencipi e solenni uomini: la qual cosa per avventura non considerano coloro che meno avvedutamente gli biasimano. E se per avventura volesson...

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