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La collana di PRISTEM/Storia è nata con lo scopo di fornire materiale e riflessioni storiche a chi pensa che la dimensione culturale della Matematica sia importante anche per il proprio lavoro, nella ricerca e nell'insegnamento. Scrivevamo, nella presentazione del primo numero, che avremmo considerato la storia della Matematica "non tanto come un filone di ricerche specializzate, ma come uno strumento per un intervento critico e costruttivo a proposito degli orientamenti della ricerca e dell'insegnamento".Anche questo numero - dedicato alla figura di Renato Caccioppoli, nel centenario della nascita - intende collocarsi in questa prospettiva.Caccioppoli è una delle personalità più significative e singolari della Matematica italiana del Novecento. I suoi risultati vengono ancor oggi citati e menzionati, a partire da quel teorema sul punto fisso che è forse il suo contributo più "popolare". Anche il suo stile espositivo è inconfondibile. Né si può dimenticare il ruolo svolto per "aggiustare" la ricerca italiana in Analisi funzionale, riallineandola rispetto alle situazioni più promettenti che si andavano ormai delineando negli anni Trenta. Ma parlare di Caccioppoli permette di toccare anche altri argomenti. Con lui entriamo a contatto con la società e la cultura italiana - a Napoli, in particolare - nel periodo tra le due guerre mondiali e in quei 10-15 anni che separano la fine della guerra dal suo suicidio, nel 1959.Il materiale del numero è diviso in tre parti. Nella prima, Michiel Bertsch - direttore dell'IAC - e Maurizio Mattaliano (responsabile dell'archivio dell'IAC) parlano dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo, del suo archivio e della corrispondenza di Mauro Picone, che di Caccioppoli fu il maestro. La seconda parte contiene diversi ricordi, scritti da Gianfranco Cimmino, Gaetano Fichera, Gerardo Marotta e Carlo Miranda. Infine pubblichiamo per la prima volta - con un nostrocommento - le lettere rinvenute nella corrispondenza di Picone, e conservate nell'archivio IAC, che riguardano Caccioppoli. Si tratta di materiale quanto mai interessante, e di piacevole lettura, che chiarisce aspetti significativi della vita matematica del periodo e "provocherà" - ci auguriamo - ulteriori ricerche.
Der Mathematiker Vito Volterra (1860 - 1940) war nicht nur ein großer Mathematiker, sondern auch ein guter Wissenschaftsorganisator. Über Jahrzehnte galt er als der bedeutendste Repräsentant der Wissenschaft in Italien. Die Autoren rekonstruieren seine wichtigsten Beiträge zur Wissenschaft und zur Entwicklung der wissenschaftlichen Institutionen in Italien und der Welt: von der Entwicklung der Funktionalanalysis über die Untersuchung der Populationsdynamik bis zu seiner Lehrtätigkeit und der Gründung des staatlichen italienischen Forschungsrates.
Here is a comprehensive profile of Vito Volterra, a pioneer of functional analysis and author of fundamental research in integral equations, elasticity theory and population dynamics. His stand against facism was unpopular, but his work remains undiminished.
This book describes Italian mathematics in the period between the two World Wars. Italian mathematics in that period was shaped by a colorful array of strong personalities who concentrated their efforts on a select number of fields and won international recognition and respect in an incredibly short time.
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