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La classificazione degli standard di riferimento per le qualifiche professionali e la formazione acquisita in contesti non formali e informali ha tradizionalmente seguito due principali approcci: gli Standard Professionali (o standard occupazionali) e gli Standard Formativi (o di istruzione/formazione). Con il passare degli anni, è emersa l'esigenza di integrare questi due tipi di standard, poiché, in realtà, non rappresentano entità distinte ma convergono nelle esigenze del mondo dell'istruzione e del lavoro.Il volume presenta il modello denominato "Ciclo delle Competenze" le cui diverse fasi del Ciclo delle Competenze, come l'individuazione della professione, la definizione dei compiti, l'individuazione delle aree di competenza e delle competenze stesse, nonché la formazione, sono tutte interconnesse e si influenzano a vicenda.Il Ciclo delle Competenze può essere visto come un ponte tra il mondo dell'istruzione e quello del lavoro. Esso fornisce un quadro di riferimento per identificare, definire e sviluppare competenze che siano sia pertinenti per le esigenze del mercato del lavoro, sia basate su solide basi educative e formative.
Il volume ripercorre la storia degli ecomusei e delle diverse definizioni ad esso date, propone una nuova definizione di ecomuseo e presenta i Centri di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio (CEIP).Vengono presentati i principi esperienziali e dell'interpretazione per poi illustrare come possono essere correlati alle attività ecomuseali.Vengono inoltre messi a confronto, alla luce della nuova definizione di Museo dell'ICOM del 2022, le strutture museali ed ecomuseali.Nel volume viene anche illustrato un percorso di legittimazione della professione di Ecomuseologo, presentando lo schema di riferimento delle competenze utilizzato per il rilascio dell'Attestato di qualità e qualificazione professionale dei servizi, ai sensi della Legge 4/2013 di tale figura.Infine, vengono presentati due archivi multimediali: l'Archivio Mondiale degli Ecomusei e l'Archivio dei Centri di Esperienze di Interpretazione del Patrimonio (CEIP).
¿Mascheroni e volti di Siciliä è un¿opera fotografica costituita da una selezione di cento immagini di mascheroni e volti. I primi, opere grottesche a carattere zoomorfo e antropomorfo, arricchiscono balconi e facciate di edifici civili e religiosi, spesso tardobarocchi, e costituiscono testimonianza di come la fantasia creativa del passato si trasformasse in culto dell¿immagine. I volti invece, presenti prevalentemente negli edifici religiosi, esaltano la bellezza, a volte impressionante, di putti, angeli e figure religiose. Obiettivo di quest¿opera e richiamare l¿attenzione del viaggiatore frettoloso, verso i dettagli, che con la sola forza dell¿immagine, sono in grado di innescare emozioni uniche e indimenticabili. Elemento caratterizzante dell¿opera, è che i monumenti cui le immagini sono collegate, fanno parte dell¿Archivio Multimediale ¿Heritage Siciliä, dove le schede sono georeferenziate, visualizzate su mappa interattiva e integrate con Google Street View, ciò al fine di conoscere e apprezzare anche altri aspetti del bene culturale associato alle immagini, favorendo eventuali itinerari turistici con forme di turismo lento ed esperienziale.
Il Libro è il risultato di una profonda analisi di svariate opere che riguardano, principalmente tre settori: Mitologia, Archeologia e Folclore. Il volume è strutturato in 6 capitoli: La religione nell¿antica Sicilia: I Culti di origine indigena; I principali culti elleni; Culti di origine orientale; Culti e miti minori; Ninfe e divinità fluviali. In ogni capitolo si è cercato di evidenziare gli aspetti che dimostrano come le antiche religioni abbiano influenzato, in chiave sincretica, usi e costumi in epoche non più pagane. Tra gli autori studiati e consultati, è possibile citare i classici come Diodoro Siculo, Tucidide, Pausania, Cicerone, Erodoto, Plutarco, gli studiosi del passato come Fazello, Di-Blasi, Ettore Pais, Adolfo Holm, Giuseppe Pitrè, Salomone Marino, Emanuele Ciaceri, Biagio Pace, e, anche, gli autori a noi più vicini come Ambrogio Donini, Vincenzo Facchini, Bernabò Brea, Vincenzo Tusa, Ernesto De Miro, Paolo Matthiae ed altri.
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