Bag om La vigna sul mare
La vigna sul mare. Appena arrivata, la donna, che, non più giovanissima, rivedeva dopo molti anni il suo paese d'origine, si affacciò alla loggia sul mare; ma invece di ricordare in quell'istante il suo passato di fanciulla, ripensò al periodo di vita trascorso dal momento in cui si era affacciata a quella stessa loggia per dare il saluto di addio al paesaggio della sua giovinezza. E sembrandole che quel periodo grigio ed arido di vita si staccasse da lei, si tolse anche, istintivamente, per un impulso quasi fisico, l'anello matrimoniale, facendolo girare intorno al dito e nascondendolo poi nel pugno. Poiché il cerchio del mare e della pianura sabbiosa le ricordava l'anello favoloso che da bambina credeva si trovasse dove comincia e dove finisce l'arcobaleno, quando si riflette e s'incurva sul mare: l'anello che una volta trovato dà la felicità. Ed ella credeva di averlo trovato, di poterlo sostituire, dentro il suo pugno, a quello della sua triste esistenza di moglie sterile. Poi rilesse la lettera dell'uomo che da quella notte doveva essere il suo amante. Era una specie di inno nuziale, che egli le inviava; eppure quella lettura la richiamò alla realtà nuda della vita palpabile: pensò al marito, che non l'amava, ch'ella non amava, ma pensò a lui con un semplice istinto di umanità. Completamente ignaro del tradimento di lei, egli era rimasto ...
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