Bag om Speranze e Glorie
Speranze e Glorie Dall'incipit del libro: Vi parlo, non perchè io pensi che non sarebbe compiuta senza le mie parole questa cara festa dedicata a voi; ma per prolungare a me di qualche momento il piacere vivissimo di vedervi. Quanto vi potrei dire di più opportuno e di più degno ve lo dicono ogni giorno le vostre brave insegnanti, e con assai maggiore autorità che non possa esser la mia; perchè esse vi esortano al lavoro e ve ne dànno le prime l'esempio; vi raccomandano la bontà e vi dimostrano con gli atti che cosa sia l'esser buone; vi dicono: - Studiate, educatevi per la famiglia e per la patria - e alla patria, alle famiglie rendono con l'opera loro un servigio che soverchia ogni ricompensa e ogni gratitudine. A me non resta che rallegrarmi con voi per il premio che avete meritato e che abbiamo avuto la gioia di porgervi. Ma il dire che v'abbiamo dato un premio non è l'espressione propria della verità. Il vostro premio non è nel modesto ricordo che, per nostra mano, vi ha offerto la vostra città natale, per dimostrarvi che ha a cuore i vostri studi e che v'è grata della gloria che dànno alle sue scuole, dell'onore che fanno al suo nome gli sforzi vittoriosi della vostra volontà e del vostro ingegno.
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