Bag om Vecchie Storie
Estratto: ...bene per colpa di chi la battesse il suo padrone, aveva cercato di scappare dall'uscio sul ballatoio; e fu allora che il vecchio esasperato, pensando che volesse fuggire di casa, le sbarro il passo, l'afferro pei capelli e la fece strillare come un'aquila. Era troppo ormai anche per un matricolino. Corsi di sopra, piombai su quel disperato, che al mio comparire si fece livido; poi non so dire quel che sia avvenuto. Pare che l'emozione fosse troppo forte per il vecchio malaticcio, o che una violenta stretta di cuore soffocasse insieme la bile, il sangue e la vita. Cadde come un sacco slegato, lo circondarono, lo portarono sul letto, e nella notte stessa mori, con infinito spavento della povera Nina, che s'immaginava quasi d'averlo ammazzato. Due giorni dopo questi fatti alcuni compagni corsero a casa mia ad avvertirmi che avevano arrestato Branchetti, il direttore del Trovatore e che la polizia era in cerca di me. Non era il caso di stare ad aspettarla. Le guardie entrarono in casa mia e sequestrarono le carte, le robe, il flauto. Padova non era piu aria buona per me: e per non aspettare di peggio, la notte stessa presi la strada del confine. -Era anche questo un intrigo di Franzon? -....Colto nel segno! Coll'ingegno che natura gli ha dato, egli aveva saputo dimostrare alla polizia centrale di Venezia che a Padova si congiurava contro l'ordine costituito e che un branco di giovinastri mazziniani nelle conventicole del Trovatore inneggiavano all'Italia sotto l'allegorico nome di Nina, -Che talento! Non poteva vendicarsi con piu spirito. E come fini? -Fini che, morto Malgoni e venuto al mondo, sei mesi dopo il funerale, un bel maschietto, la povera Nina trovo ancora della sua convenienza di andare a Venezia e d'acconciarsi in casa del suo nuovo padrone e tiranno; il quale qualche tempo dopo trovo della sua convenienza anche lui di sposare la vedova e tirarsi in casa quel po' di ben di Dio che Malgoni le aveva lasciato sul testamento....
Vis mere